Le promesse dei politici Italiani

Raccolta di frasi dette dai nostri politici che abbasseranno le tasse

La Tassa dell'Illusione: "Abbasseremo le Tasse", Una Promessa Eterna o una Fuga Necessaria?

di Diego Vismara

È un ritornello che accompagna ogni campagna elettorale, un mantra rassicurante che risuona dalle tribune politiche da "tempo immemore": "abbasseremo le tasse". Una promessa che, ciclicamente, accende la speranza di imprenditori, lavoratori e famiglie, ma che, altrettanto ciclicamente, sembra scontrarsi con una realtà fiscale sempre più opprimente.

Nel mio ultimo lavoro video, ho voluto mettere a confronto proprio questa dicotomia stridente. Ho raccolto, una dopo l'altra, le frasi dei nostri leader politici, le loro solenni dichiarazioni sull'alleggerimento del fardello fiscale. E accanto a queste, ho affiancato le immagini, spesso crude, di imprenditori: volti stanchi, mani che si stringono sulla fronte, sguardi angosciati che riflettono la quotidiana battaglia contro un sistema tributario che sembra non lasciare respiro.

Non è solo una questione di cifre, di aliquote che salgono o scendono di qualche decimale. È una questione di fiducia, di prospettive, di capacità di fare impresa e di creare ricchezza in un Paese che, a parole, vorrebbe attrarre investimenti ma che, nei fatti, sembra spesso ostacolare chi produce. Il pianto degli imprenditori, le loro difficoltà nel mantenere in piedi le attività, nell'innovare, nell'assumere, sono una testimonianza silente ma potente del peso di un fisco che molti percepiscono come insostenibile.

Di fronte a questo scenario, la domanda diventa quasi un grido: esiste una via d'uscita concreta? Personalmente, dopo anni di osservazione e forse di delusione, ho individuato una soluzione che, pur non essendo definitiva né priva di complessità, si presenta come parzialmente risolutiva: l'apertura di una società all'estero.

È una scelta drastica? Certo. È una "fuga"? Molti la definirebbero così. Ma per un numero crescente di imprenditori, non è più un capriccio, bensì una necessità, l'unica strada percorribile per liberarsi, almeno in parte, da quelle problematiche che l'ambiente fiscale italiano continua a presentare. Delocalizzare non è solo una mossa finanziaria; è spesso un atto di sopravvivenza, la ricerca di un contesto dove il lavoro e l'investimento possano trovare un terreno più fertile, meno soffocato da burocrazia e prelievi insostenibili.

Questo non è un invito a eludere. È la constatazione amara che, mentre le promesse di "abbassare le tasse" si rincorrono, la realtà spinge molti a cercare soluzioni fuori dai confini nazionali. Una soluzione che, per quanto scomoda o impopolare possa apparire, rappresenta per molti l'unica risposta concreta all'angoscia fiscale.

Forse, è ora che le promesse si trasformino in azioni concrete e che la politica inizi a guardare non solo ai sondaggi, ma anche agli occhi stanchi di chi ogni giorno cerca di far funzionare l'economia, prima che la "fuga" diventi l'unica logica conseguenza.

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