Su iniziativa dell’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann, la Commissione europea sta esaminando la legalità della norma italiana che proibisce di guidare auto con targhe straniere. La nuova legge ha già causato multe elevate.
Dal 4 dicembre 2018, infatti, le persone che risiedono in Italia da più di sessanta giorni non sono più autorizzate a guidare un veicolo con targa straniera.
In febbraio Dorfmann ha presentato un’interrogazione scritta alla Commissione europea per appurare se la nuova legge costituisca un limite alla libertà di stabilimento in Europa.
Sulla base del diritto di stabilimento e della libera circolazione delle persone, molte persone – specialmente quelle provenienti dalle regioni di confine – lavorano o studiano in un altro stato membro dell’Ue e là acquistano anche un veicolo.
Dorfmann ha chiesto alla Commissione europea di verificare se la nuova legge italiana in materia di targhe straniere sia effettivamente compatibile con le leggi dell’Unione europea e, in caso contrario, quali azioni intenda intraprendere.
Il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, ha risposto affermando che la Commissione indagherà a fondo sul caso e probabilmente avvierà una procedura d’infrazione contro l’Italia nel caso in cui la nuova legge non sia compatibile con il diritto dell’Unione.
“Questo è un importante passo avanti. Il decreto italiano è palesemente malfatto e spero che l’Unione europea ora aumenti la pressione sull’Italia per introdurre immediatamente i miglioramenti necessari“, afferma Dorfmann
FONTE: LA VOCE DI BOLZANO